In primo luogo vi è l’accertamento dell’infestazione eseguendo la ricerca delle tracce, partendo dagli escrementi: forma, dimensioni e lucidità.
L’individuazione degli escrementi è molto importante per determinare la tipologia di specie che ha infestato l’abitazione (Mus domesticus o topolini di campagna).
In alcuni casi anche il forte odore di urina può essere un segnale di un’infestazione avanzata. Come anche d’altra parte il rosicchiamento di pareti, tubature, cavi elettivi.
Dopodiché si passa alla ricerca dei punti di annidamento e delle tane. Molte colonie di topi si stabiliscono in zone dove vi è bassa presenza di attività umana. È importante dunque monitorare le zone interessate ed anche quelle limitrofe per evitare nuovi arrivi di ratti successivamente.
Queste fasi preliminari fanno si che la derattizzazione venga organizzata in modo strategico e la bonifica dell’ambiente avvenga col minor impatto ambientale possibile.
• Organizzazione
• Pianificazione
• Tempi
• Metodi
• Attrezzature adeguate
• Continuo monitoraggio
Queste sono le principali caratteristiche per la riuscita di una corretta derattizzazione, di interventi che tengono conto dell’impatto ecologico e di un servizio con tecniche e mezzi sicuri per le persone che vivono gli ambienti che hanno subito un’infestazione da topi e ratti.
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